L’Eni fu fondata nel 1953 da Enrico Mattei che può essere considerato come il personaggio chiave della storia italiana del dopoguerra.
Difatti, quest’uomo, il cui operato ancor’oggi si percepice, da allora agì per far nascere una vera e propria ripresa economica in Italia.
Ha sempre cercato, con onestà, strategie aziendali, impegni economici, politici e sociali, di far divenire reale il suo desiderio che scrutava alle risorse del presente per edificare un futuro, all’interno di un’impresa nazionale energetica.
COME FU VISTO IL FONDATORE DI ENI?
Fu visto come colui che immaginava, con lucidità, che sarebbe nato un solo corpo unico, da paesi che erano in guerra, fino a qualche anno prima e che l’energetica voracità avrebbe indicato lo sviluppo del Continente negli anni successivi.
BOOM ECONOMICO IN ITALIA
L’Italia cominciò a farsi vedere con un vissuto sempre più straordinario, fino a poter presentare il boom economico, all’interno del quale si evidenziava il Paese come un cantiere enorme, ricco d’industrie sempre in crescita e attive a pieno ritmo che portavano benessere, al punto che, a quei tempi, tutti potevano comprare quel che gli necessitava.
Proliferavano i condomini, le ville, gli stili d’arredamento, le macchine che riempivono le strade, per la tanta quantità acquistata e quant’altro che indicava la floridezza.
CRISI ECONOMICA E CONSEGUENZE ENI
Purtroppo, questo bel quadro così dipinto, un bel giorno fu rovinato per la cattiva politica adottata piena d’interessi di parte che causarono la crisi economica ancor’oggi esistente.
ENI che, inizialmente fu l’acronimo di “Ente Nazionale Idrocarburi” ha sempre cercato di lavorare, nei tanti anni, in vari settori, quali di energia nucleare, appalti, estrazione mineraria, macchine di raffinazione, prodotti plastici e chimici, distribuzione, estrazione, industrie tessile e in altri ancora che gli fecero conquistare i primi posti sulla lista Fortune Global 500 per le grandi aziende per fatturato.
In effetti, la crisi economica ha colpito negativamente, seppur con diversi risultati, tutte le aziende e l’ENI ha sempre cercato di mantenersi in forma, operando nel miglior dei modi.
Nonostante ciò, il 2016 non fu un anno molto felice per l’Ente Nazionale Idrocarburi, per il calo di 40 posti a confronto del 25° del 2017 e, tenendo conto del rispettivo valore di mercato delle azioni, significa che Eni conseguì l’ottavo posto in relazione alle importanti aziende che si occupavano dello stesso settore.
QUANTO VALE L’AZIONE ENI?
E’ certo che, come ben si vede e sente dai media, i titoli di borsa in genere cambiano sempre, per le situazioni non solo italiani ma mondiali e, di conseguenza non sono stabili neppure quelli di ENI che, attualmente varrebbe intorno ai 16,18 euro, rappresentando una crescita di +0,046 (0,29).
Guardando attentamente tutto l’anno 2018 si evidenzia che a gennaio il valore fu di 13,83 euro, ad aprile le valutazioni andavano, di gran lunga a crescere, fino a raggiungere quote alte a maggio, la cui estimazione fu di 16,76 euro.
E’ importante sapere che, nonostante queste picchi presentati le azioni ENI nei mesi successivi evidenzierà deiribassi, fortunatamente non importanti che portano alla stima che non va al di sotto dei 16 euro.
CONVIENE ACQUISTARE AZIONI ENI?
Se si dovesse pensare di acquistare azioni Eni si deve sapere, prima di ogni cosa che:
- le sue quotazioni non sono stabili;
- si potrebbero subire ribassi del 50%;
- il profitto dei suoi titoli è buono per il dividendo pagato (si enuncia
- costante seppur presenti danni ai ricavi);
- le stime delle sue azioni dipendono dall’andamento del prezzo del petrolio;
- l’azienda è ben patrimonializzata.
Considerando quel che finora si è scritto, si può ben sottolineare che conviene acquistare azioni Eni, per lasicurezza che garantisce dalla ripartizione dell’annuale dividendo, concesso in due soluzioni, per lo sviluppodelle sue stime nel tempo, anche se non bisogna trascurare il punto che evidenzia come il suo valore dipenda dall’andamento del prezzo
del gas e petrolio, nonostante ENI adotti, quotidianamente le sue strategie aziendali come ha insegnato il suo fondatore Enrico Mattei.
FONTE: Emergenza Lavoro